Pronto il nuovo allestimento del Museo Egizio di Torino

Dopo tre anni e mezzo di lavori è stato inaugurato in settimana il nuovo allestimento del Museo Egizio di Torino. “È un giorno straordinario, siamo fierissimi di aver rispettato i tempi e i costi per l’apertura del museo“, ha detto Evelina Christillin, presidente del Museo Egizio di Torino, nel giorno dell’inaugurazione del nuovo allestimento del museo il 31 Marzo. Un investimento di 50 milioni di euro “una cifra che si vede raramente come disponibilità economica per un bene culturale – ha sottolineato Christillin – e dobbiamo ringraziare i soci fondatori, che sono gli enti locali, la Fondazione Crt e soprattutto la Compagnia di Sanpaolo che ha dato la metà del finanziamento. Ora abbiamo un mese di rodaggio prima dell’Expo per offrire al suo pubblico un museo perfettamente fruibile”. “Sono certo che sarà un grande successo italiano e internazionale“, ha detto il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, al termine del tour inaugurale “è una collezione strepitosa, come già sapevamo con un allestimento molto moderno in cui non c’è un affollamento di opere, ma ampi spazi che permettono un’ottima fruizione, come si fa oggi».

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I lavori, durati tre anni e mezzo, hanno portato alla luce nuovi tesori, come gli affreschi di fine `700 della Galleria dei Sarcofagi. “Un museo come il nostro, così riallestito, custode di un patrimonio immenso, non potrà esimersi nel fare nuova ricerca. La ricerca oggi è il cuore dell’attività dei grandi musei, un percorso che è andato rallentando all’Egizio negli ultimi anni, per diversi motivi, al quale ora verrà dato nuovo impulso“, ha ribadito Greco, quarantenne alla guida del Museo da un anno. Il percorso museale si sviluppa cronologicamente e si articola in quattro piani di visita coprendo un arco temporale che va dal 4000 a.C. al 700 d.C. La duplice natura delle collezioni torinesi, in parte antiquarie e in parte archeologiche, è raccontata dalle sale sulla storia del Museo. Tra le novità è da segnalare, la Galleria dei Sarcofagi, che ospita al secondo piano alcuni fra i più bei sarcofagi del Terzo Periodo Intermedio e dell’epoca tarda (1100 – 600 a. C). La visita si conclude al piano terra fra le statue monumentali, nelle sale allestite dallo scenografo Dante Ferretti, in quella che Champollion, il noto studioso decifratore dei geroglifici, definì “una meravigliosa assemblea di re e divinità”. Dante Ferretti è inoltre autore del “Percorso Nilotico” che accompagna il pubblico nella salita, con le scale mobili, alle sale espositive dal primo al terzo piano. Un’attenzione particolare è dedicata alla genesi “torinese” del museo, verrà insomma raccontato perché la seconda collezione al mondo di antichità egizie si trovi proprio sotto la Mole.

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