Giardino di Boboli a Firenze e il Tindaro Screpolato

Il Giardino di Boboli è un parco storico della città di Firenze. Nato come giardino granducale di palazzo Pitti è connesso anche al Forte di Belvedere, avamposto militare per la sicurezza del sovrano e la sua famiglia. Il giardino, che accoglie ogni anno oltre 800.000 visitatori, è uno dei più importanti esempi di giardino all’italiana al mondo ed è un vero e proprio museo all’aperto, per l’impostazione architettonico-paesaggistica e per la collezione di sculture, che vanno dalle antichità romane al XX secolo. I giardini dietro Palazzo Pitti, residenza dapprima dei Medici, poi dei Lorena e dei Savoia, furono costruiti tra il XV e il XIX secolo e occupano un’area di circa 45.000 m².

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Alla prima impostazione di stile rinascimentale si aggiunsero negli anni nuove porzioni con differenti impostazioni. Notevole è l’importanza che nel giardino assumono le statue e gli edifici, come la settecentesca Kaffeehaus (raro esempio di gusto rococò in Toscana), che permette di godere del panorama sulla città, o la Limonaia, ancora nell’originario color verde Lorena. Il giardino ha quattro ingressi fruibili dal pubblico: dal cortile dell’Ammannati di Palazzo Pitti, dal Forte di Belvedere, da via Romana (l’ingresso di Annalena) e dal piazzale di Porta Romana. Nella zona denominata prato dell’Uccellare si trova una delle poche opere contemporanee del giardino (a cui si riferiscono le fotografie): una monumentale testa bronzea, il Tindaro Screpolato, di Igor Mitoraj, rimasta nel giardino dopo la mostra sull’artista polacco del 2002. E’ un’opera curiosa che merita una visita. Da qui si gode inoltre un ottimo panorama sul quartiere di Oltrarno. L’ingresso al parco costa 7 Euro l’intero e 3,50 il ridotto. Una piccola curiosità, il giardino è il luogo di inizio delle indagini di Robert Langdon e della sua partner Sienna Brooks nell’ultimo libro di Dan Brown, l’Inferno.

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