Le grandi mostre 2015 a Milano e Roma

Milano, capitale dell’Expo, si prepara ad accogliere rassegne su Michelangelo, Medardo Rosso e anche su Giotto. Palazzo Reale, per esempio, propone (2 settembre 2015 – 10 gennaio 2016) la mostra dal titolo significativo «Giotto, l’Italia», tanto per ricordare l’universalità del genio di Bondone. Una rassegna con prestiti provenienti da tutto il mondo e che comprende opere come il celebre Polittico Stefaneschi, il Polittico di Bologna e il Polittico di Badia. E ancora: è in fase di preparazione un progetto di itinerari giotteschi in molti diversi luoghi della Penisola: da Assisi a Padova, da Firenze a Napoli, da Roma a Bologna.

Giotto

Sempre a Milano l’esposizione dedicata a Leonardo da Vinci «Leonardo 1452-1519» a Palazzo Reale (15 aprile – 19 luglio 2015) cercherà un approccio intelligente, fatto di informazioni e documenti. Ci saranno lavori autografi come dipinti, disegni e manoscritti, introdotti dalle opere dei predecessori: pittori, scultori e teorici. Ma in esposizione saranno previsti anche rari codici. Leonardo sarà anche al centro di uno spettacolo teatrale firmato da Massimiliano Finazzer Flory. In mostra poi opere di Antonello da Messina, Botticelli, Filippino Lippi, Paolo Uccello, Ghirlandaio, Verrocchio, Antonio e Piero del Pollaiolo, Jean van Eyck e altri.

Ancora poche informazioni, ma a Roma, alle Scuderie del Quirinale, arriva uno degli artisti più discussi: Balthasar Kłossowski de Rola (Parigi, 29 febbraio 1908 – Rossinière, 18 febbraio 2001) detto Balthus. Le sue ragazze dalle espressioni trasognate, le inevitabili polemiche che ancora oggi accompagnano le esposizioni a lui dedicate: tutto contribuisce ad accrescere la tensione intorno a questo personaggio. Che, secondo Starobinski, ebbe a dire: «Toni freddi e toni caldi: la loro opposizione è il grande dilemma della pittura». La mostra sarà in collaborazione con Villa Medici, l’istituzione francese a Roma che il conte de Rola diresse dal 1964.

2015-01-11 Balthus

Il 2015 sarà anche l’anno del ritorno di Giorgio Morandi a Roma, con una grande mostra allestita al Vittoriano (27 febbraio al 21 giugno 2015), a 40 anni dalla retrospettiva curata da Cesare Brandi alla Gnam.

Infine sempre a Roma un viaggio dentro Henri Matisse (1869-1954). Dentro le sue contraddizioni, dentro il suo metodo e nella sua capacità di assorbire le culture diverse come quella russa. «Matisse. Arabesque» (4 marzo – 21 giugno 2015) alle Scuderie del Quirinale: capolavori provenienti dai musei americani ed europei, con un contributo particolarmente rilevante del Museo Pushkin di Mosca e dell’Ermitage di San Pietroburgo le cui collezioni matissiane sono tra le più ricche e importanti al mondo. L’esposizione mostra come il motivo della decorazione coniugato sulle suggestioni orientaliste diventi per l’artista la ragione di una radicale indagine sulla pittura.

Matisse

Potete trovare maggiori informazioni sull’Italia leggendo i Diari di Viaggio pubblicati su Surus!

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