Tutti i dolci tradizionali di Expo Milano 2015

Ad Expo si può assaggiare di tutto, oggi facciamo un viaggio tra i migliori dolci che potete provare nei padiglioni dei vari Paesi. Un dolce viaggio per i più golosi.

Marocco

Marocco

Il padiglione del Marocco è stato riconosciuto come uno dei migliori e interessanti. Nei pressi dell’uscita posteriore si trova il food corner del padiglione dove sono in vendita diversi tipi di dolci tradizionali. Tra questi il Kaab el ghzal o corna di gazzella, un pasticcino ripieno di pasta di mandorle e ricoperto da zucchero, i Chebakias, biscottini di sesamo a forma di rosa, fritti e aromatizzati con il miele e i Briwat alle mandorle e miele, aromatizzati con acqua di rose o di fiori d’arancio. E tanti altri…

Sito internet: www.maroc-milan2015.com

Monaco

Monaco

Al padiglione del Principato di Monaco, al Bistro Fairmont, è possibile assaggiare uno dei dolci più raffinati di Expo. Il dolce tradizionale Millefeuilles Grimaldi aux Noisettes du Piémont Caramélisées (nella foto), ovvero la Millefoglie Grimaldi alle nocciole del Piemonte caramellate, è un classico della cucina francese tanto da essere spesso chiamato anche solo Napoléon. Le croccanti sfoglie racchiudono strati di gustosissima crema alle nocciole e l’intero dessert è arricchito da un topping di fresche fragoline e frutti di bosco e decorato con una graziosa scaglia di cioccolato fondente. In alternativa c’è la Tarte au citron meringue, torta al limone meringata.

Sito internet: www.monacopavilion.com

Slovacchia

Slovacchia

Il padiglione della Slovacchia offre una ricca varietà di dolci, il primo è il Trdelník (nella foto), forse il più conosciuto e apprezzato essendo venduto all’entrata del padiglione. Il dolce tipico slovacco è disponibile in quattro varianti, la versione tradizionale con zucchero e noci, oppure zucchero vanigliato, cannella o semi di papavero. Croccante, saporito e sostanzioso è perfetto per una rapida merenda. Al ristorante del padiglione c’è poi i Pirohi, grandi ravioli dolci di patate ripieni di marmellata di prugne, conditi con burro fuso, zucchero a velo, foglioline di menta e guarniti con semi di papavero o granella di noci.

Sito internet: www.exposlovakia2015.sk

Austria

Austria

Il padiglione austriaco è una riproduzione di una porzione di bosco e sottobosco delle Alpi. Il re dei dolci è l’Apfelstrudel (nella foto), ovvero lo Strudel di mele. Fresco, sostanzioso, ma anche particolarmente leggero, magnificamente decorato con due quenelle di soffice panna montata, fragoline di bosco, qualche gheriglio di noce e una fantastica composta di mirtilli. C’è poi Buchteln, una focaccina dolce di pasta lievitata, fragrante e leggera, ripiena di marmellata di albicocche, ricoperta da una meravigliosa crema di vaniglia e guarnita con un delizioso ragù di albicocche.

Sito internet: www.expoaustria.at

Kazakhstan

Kazakhstan

Il padiglione del Kazakhstan è uno dei più apprezzati. Al ristorante Dastarkhan sul lato del padiglione, si può mangiare il dolce tradizionale kazaco, il Chak-Chak. In una bella ciotola una montagnetta di tanti piccoli vermicelli di pasta fritta serviti freddi e arricchiti con abbandonate miele e uvetta sultanina. Esiste anche una variante più calorica che prevede anche l’aggiunta di frutta secca spezzettata.

Sito internet: www.facebook.com/KazakhstanPavilionExpo2015

Bahrain

Bahrain

Al padiglione del Bahrain troviamo una bella selezione di dolci tradizionali. Oltre ai gelati dai gusti rosa, zafferano, dattero, mango e fico nero e alla particolare Rangeena, ci sono anche la Mahlabya (nella foto) e la torta di datteri e caffè. La Mahlabya è un  budino di riso aromatizzato all’acqua di rose. La torta di datteri e caffè ha un’aroma inconfondibile del caffè stemperato dalla dolcezza dei datteri e dalla salsa di caramello che guarnisce il piatto, ne risulta così un dolce delicato.

Sito internet: www.bahrainpavilion2015.com

Argentina

Argentina

La carne dell’Argentina ci ha deluso, ma il dulce de leche no. Si tratta di un dessert a base di latte originario del Cile e successivamente importato in Argentina nel XVII secolo. Viene preparato facendo cuocere a lungo il latte e lo zucchero fino a ottenere una crema, e il suo sapore è molto simile a quello delle caramelle al mou. Viene servito con panna montata.

Sito internet: argentinaexpo2015.gob.ar

Oman

Oman

Al ristorante Al’Sablah nel padiglione del Sultanato dell’Oman è possibile assaggiare un tris di dolci omaniti, che comprende una mousse al caffè arabico, un gelato ai fichi e una composta di fichi neri.

Slovenia

Slovenia

Sono tre i dolci tradizionali sloveni presenti ad Expo. Il primo dessert è la Kremna Rezina (nella foto), conosciuta in Italia come Torta alla crema di Bled, nella quale morbidi strati di pan di Spagna ricoperti dalla pasta sfoglia sono farciti con crema alla vaniglia e panna montata. Decorata con tanto zucchero a velo questa torta viene tagliata in quadrati di 7 centimetri per lato. Poi c’è la Prekmurska Gibanica, croccanti strati di pasta fillo separano un ripieno di ricotta, mele, noci e abbondanti semi di papavero. Infine la Potica, il dolce della tradizione mangiato anche a Natale in tutto il paese, una piccola ciambellina a base di noci e uva passa.

Sito internet: www.exposlovenia.si

Ungheria

Ungheria

All’Ungheria vi accoglie una colonna perenne per il Kurtőskalács, il dolce tipico del paese, una specie di enorme cannolo, buono sia caldo sia freddo, fatto rotolare in un mix di zucchero e cannella nella versione classica oppure, a seconda dei gusti personali, in granella di cioccolato, cocco, granella di noci o scaglie di mandorle. Al Bistro Hungaricum si può assaggiare  lo strudel di ciliegie (nella foto) con semi di papavero. Infine la Somlói Galuska, che potremmo anche chiamare “la torta del giorno dopo”, vincitore del primo premio dei dolci all’Expo Agraria del 1953, ha tre tipi diversi di pan di spagna, normale, alle noci e al cioccolato, una gustosa crema alla vaniglia e una generosa dose di panna montata e salsa di cioccolato.

Sito internet: www.expomilano2015.hu

Bonus: Sicilia

Sicilia

Non siamo in un padiglione nazionale, ma consideratelo come un bonus. Il cannolo è stato la star dell’estate e all’Expo i cannoli vengono annunciati da un mega cartello a margine del Decumano e quelli di Cascina Triulza vale la pena provarli perché imbottiti al momento con ricotta di pecora, e arricchiti a scelta di frammenti di pistacchio, scaglie di cioccolato o scorza di arancio (3 euro). Davvero ottimi.

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