Aperto il nuovo aeroporto dell’Aquila

Una visione politica del tutto assente ha portato in Italia al proliferare di decine di piccoli aeroporti, che si fanno concorrenza tra loro e in molti casi accumulano buchi milionari senza generare traffico e richezza per il territorio. Spesso si legge di bilanci in rosso di queste società (spesso a capitale prevalentemente pubblico) che gestiscono i piccoli aeroporti italiani. Il tribunale ha dichiarato il fallimento della società che gestisce lo scalo di Rimini, ora affidato a un curatore fallimentare. L’aeroporto di Pescara è in bilico dopo che la Corte Costituzionale ha bocciato il finanziamento da oltre 5,5 milioni di euro da parte della Regione Abruzzo. La società “Aeroporto Valle d’Aosta“, secondo la locale Procura, dovrebbe essere dichiarata fallita. Lo scalo di Salerno, verso cui il sindaco-sottosegretario vorrebbe far correre pure la metropolitana, non è coperto da nessuna compagnia aerea. Ecco allora che il 19 Dicembre a L’Aquila è stato inaugurato un nuovo aeroporto, l’Aeroporto dei Parchi (intitolato all’Ing. Giuliana Tamburro, dipendente ENAC e aquilana scomparsa tragicamente durante il sisma del 2009).

Aquila

Il progetto non nasce sotto i migliori auspici, dato che nessuna compagnia, almeno fino a marzo, farà atterrare o decollare i suoi velivoli da quelle piste. Poi, arrivata la primavera, forse Skybridge inizierà a collegare la città abruzzese con Perugia e Milano. Come si legge sul Il Messaggero, già il volo inaugurale è stato un’odissea. Il primo volo dimostrativo dell  Skybridge, di 20 minuti da Roma all’Aquila, con a bordo una ventina di persone fra sindaci e giornalisti prima ha rischiato un cambio di aeroporto di partenza, poi è stata necessaria l'”intercessione” dell’Enac per consentire una deroga al numero di voli consentiti per la giornata, poi una volta a bordo, il comandante Giuseppe Sabatino, ha spiegato che se fossero perdurate le condizioni di foschia alta, sarebbe stato necessario ripiegare sullo scalo di Pescara. Il nastro dell’aeroporto aquilano sarebbe stato tagliato e ricucito varie volte, dal 2010 ad oggi. Senza mai arrivare alla sua reale operatività. Ad inizio novembre, in compenso, la società di gestione ha annunciato di aver assunto 60 addetti con contratti a tempo indeterminato che, se quello che scrive il Messaggero è vero, avranno il loro bel da fare a ingannare il tempo in uno scalo senza aerei fino a marzo. «Entro la fine de mese di gennaio – ha annunciato il manager Xpress, Giuseppe Musarella – saranno in vendita i biglietti per Milano con uno sconto del 50% per la sola andata. Valuteremo le offerte dei vettori». In pole position c’è la Skybridge che sta «lavorando sodo», ha spiegato la manager Dubravka Stefancic, per coprire la rotta su Milano. Vedremo come andrà a finire.

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