Software in tilt della United Airlines: voli Europa-Stati Uniti a 75 dollari

Mercoledì mattina per diverse ore il software in tilt del sistema di prenotazioni della compagnia United Airlines ha venduto viaggi a tariffe stracciate per un problema al programma in Danimarca. Ora la compagnia americana  non vuole riconoscere i tagliandi: “Li abbiamo annullati, il problema non era nostro“. Un biglietto di prima classe da Londra a New York a 75 dollari. Un viaggio dalla capitale inglese a Tel Aviv, sempre in prima a 76,28. Il tam-tam ha iniziato a circolare nelle chat del settore poco dopo l’alba: “Collegatevi al sito della compagnia United Airlines attraverso il portale di Copenhagen. Ci sono offerte da non perdere“. Qualsiasi destinazione si selezionasse, il risultato era lo stesso: prezzi stracciati.  “Io con 140 euro ho comprato sei voli per San Francisco e Orlando che me ne sarebbero costati 9.000” racconta un blogger italiano sul sito “Aviazione Civile”.

United Airlines

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Migliaia di persone hanno sfruttato ieri un problema al software di un nostro fornitore – ha annunciato ieri un portavoce della compagnia -. La responsabilità non è nostra per cui non riconosceremo la validità dei biglietti emessi in questa occasione“. Scelta controcorrente che rischia ora di scatenare una valanga di cause legali, con molti clienti che hanno già preannunciato esposti al Department of Transportation. Qualcuno ha erroneamente immesso nel sistema un cambio sbagliato tra corona danese e dollaro, mettendo la virgola dove non andava.  “Abbiamo riscontrato un numero di prenotazioni dalla Danimarca in quelle ore di gran lunga superiore a quello fisiologico“, ha ammesso la United Airlines. Ecco la mail che United ha mandato ai clienti: “You purchased a ticket through the Danish version of united.com during the time when the prices were incorrect. As a result, we are not able to honor your ticket at the price that you paid. We have voided your reservation and will not process your payment,” United said in the e-mail, which also reiterated an “error with a vendor’s currency exchange rates.“. Quindi nessuna possibilità di usufruire di questi voli acquistati a prezzi bassissimi. Stessa sorte era toccata qualche mese prima a Delta, sommersa di richieste per viaggi in super-offerta tra cui tratte andata e ritorno dagli USA alle Hawaii per 6,9 dollari. Nel 2008 era toccato invece a Eurofly che ha piazzato diversi biglietti Roma – New York andata e ritorno a 118 euro, tutti però onorati.

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