Tour Paris 13: la Street Art a Parigi

Si chiama Tour Paris 13 ed è il più grande evento al mondo di Street Art. Siamo a Parigi nel 13esimo arrondissement, un quartiere in piena espansione economica e culturale. Nove piani, 36 appartamenti e 4 500 metri quadri interpretati in chiave Street art, con il pennello di oltre 100 artisti internazionali, presentati dalla Galerie Itinerrance. Evento effimero, la retrospettiva chiude definitivamente il 31 ottobre: allo scadere della data, l’edificio che l’accoglie sarà raso a terra. Sulla facciata, un enorme affresco su fondo arancio opera di El Seed, street artist franco-tunisino che si riappropria e trasforma la calligrafia classica araba per farne il suo personalissimo stile e che si afferma così come uno dei precursori del Calligraffi. Il successo di pubblico è palese. Molti nomi francesi – si gioca in casa dopotutto – ma anche firme meno consuete, artisti in provenienza dell’Iran o dell’Arabia Saudita. Il terzo piano, poi, è il regno del nostro Stivale. Cinque artisti italiani che hanno lasciato la loro impronta, seppure passeggera. Alla fine si contano artisti urbani di 16 nazionalità diverse.

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Un progetto-manifesto. Un’idea che Mehdi Ben Cheikh, 38 anni, a capo della sua Galleria Itinerance e con il sostegno della municipalità, ha portato avanti in tutta discrezione per sette mesi. Il grattacielo è rimasto aperto al pubblico durante un mese. Ma la Tour Paris 13 è anche un progetto audiovisivo, immersivo e collaborativo: sul sito è possibile visitare la torre nei suoi più reconditi meandri. Gli internauti potevano accedervi virtualmente attraverso il sito e durante dieci giorni potevano “salvare” le opere dalla distruzione, clic dopo clic, pixel dopo pixel. Dall’undicesimo giorno, il sito è di nuovo online ma soltanto con le parti salvate. Il sito come unica testimonianza di questo progetto gigantesco. Emblema del carattere urgente ed effimero della Street Art, la mobilizzazione degli internauti permette al progetto della Tour Paris 13 di sopravvivere. Il sito, realizzato da Thomas Lallier, permette inoltre di incontrare gli artisti, di vederli all’opera, attraverso foto, video, testi e registrazioni audio. Un progetto davvero unico che se avete la possibilità di visitare non lasciatevela sfuggire.

Potete trovare maggiori informazioni sulla Francia leggendo i Diari di Viaggio pubblicati su Surus!

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